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SI PARLA DI PIETA' MA L'EUTANASIA FA COMODO PER ELIMINARE I PESI
Non si può pensare che l'omicidio legalizzato sia una applicazione esatta e sempre giusta di un principio: con la vita non si scherza.
da Notizie Provita

Il Canada, purtroppo, sta seguendo a passi rapidi la strada della morte aperta già da anni dal Belgio e dall'Olanda: l'eutanasia, una volta legalizzata, dilaga a macchia d'olio.
Le presunte garanzie introdotte dalle leggi sull'eutanasia i famosi "paletti", cadono presto e se anche formalmente non cadono, sostanzialmente non funzionano.
Questo è avvenuto in Belgio e in Olanda, questo puntualmente sta avvenendo in Canada.
La Euthanasia Prevention Coalition ha ricevuto una lettera firmata che presenta la denuncia circostanziata della morte "sbagliata" di un'anziana signora.
Uno sbaglio, inutile dirlo, a cui non c'è rimedio.
La legge canadese prevede che prima di procedere all'eutanasia devono trascorrere 10 giorni: ebbene, visto il parere contrario del medico-assassino, la zia dello scrivente è stata fatta fuori nel giro di tre giorni. Le hanno fatto firmare i documenti necessari, prospettandole un male incurabile, prima di fare analisi accurate. E nonostante il fatto che i nipoti dicessero di attendere gli esiti delle stesse.
Una volta che la zia ha posto la firma (e non è difficile immaginare come sia facile indurre un'anziana signora a firmare dei documenti del genere se le si dice "Non c'è più niente altro da fare"), il medico-assassino ha detto ai nipoti che l'esito degli esami non era più rilevante, dato che la signora aveva firmato tutte le carte: ha espresso chiaramente il desiderio di morire (in fretta). Sicché il …. medico (?) le ha praticato l'iniezione letale.
E' risultato poi che la signora aveva solo una cistite.
In conclusione, la zia dello scrivente è stata sottoposta a eutanasia rapida (in soli tre giorni) per una semplice infezione alle vie urinarie che poteva benissimo essere curata.

 
Fonte: Notizie Provita, novembre 2016