Amici del Timone n�62 del 01 dicembre 2016

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1 UNA SCUOLA PIENE DI DONNE: FARA' BENE AI BAMBINI?
E' giusto interrogarsi sulle conseguenze della prevalenza di figure femminili nella scuola, in una società che già mette fortemente in crisi il modello maschile
di Carlo Bellieni - Fonte: L'Occidentale
2 SI CANCELLA CRISTO MA IL DESIDERIO DI RESURREZIONE È IN NOI
Lo strano fenomeno dell'ibernazione senza la Speranza, che pone però qualche dubbio
di Francesca Romana Poleggi - Fonte: Notizie Provita
3 IL VICE-PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI MIKE PENCE E' UN COMBATTENTE CULTURALE CONTRO L'ABORTO E PER LA FAMIGLIA... PAROLA DELLE LOBBY GAY
E intanto Trump introduce due pro-life alla Casa Bianca, in attesa di nominare un giudice anti-aborto alla Corte Suprema per una svolta politica decisiva negli Stati Uniti (e in tutto il mondo)
di Rodolfo de Mattei - Fonte: Osservatorio Gender
4 IBERNAZIONE? LA RISURREZIONE CHE LA SCIENZA NON PUO' DARTI
A Londra una ragazzina morta di cancro a 14 anni aveva chiesto di farsi ibernare per risvegliarsi (?!) quando ci fosse una cura
di Tommaso Scandroglio - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
5 SI PARLA DI PIETA' MA L'EUTANASIA FA COMODO PER ELIMINARE I PESI
Non si può pensare che l'omicidio legalizzato sia una applicazione esatta e sempre giusta di un principio: con la vita non si scherza.
Fonte: Notizie Provita

1 - UNA SCUOLA PIENE DI DONNE: FARA' BENE AI BAMBINI?
E' giusto interrogarsi sulle conseguenze della prevalenza di figure femminili nella scuola, in una società che già mette fortemente in crisi il modello maschile
di Carlo Bellieni - Fonte: L'Occidentale, 19/09/2011

I bambini non hanno più figure maschili di riferimento! E' questo l'allarme lanciato in Francia da Le Figaro, quotidiano di larga diffusione, col titolo: "Salviamo i maschietti!". Senza modello maschile, come cresceranno? Gli fa bene un mondo immaginario e reale fatto solo di gonne e figure maschili spesso (vedi la TV!) solo violente o narcisiste?
Il quotidiano francese punta il dito sul fatto che nelle scuole materne ed elementari ci sono solo maestre e ha ragione; anche in Italia, solo lo 0.7% degli insegnanti sono maschi alle materne e solo il 3.8% alle elementari. Facile dire che ai bambini serve una figura materna, ma le figure dei due sessi sono complementari e indispensabili. E avere una scuola in cui le maestre sono oltre il 90% deve far riflettere: è uguaglianza? Si dirà che nessuno impedisce a un uomo di entrare nella scuola. Già; ma un primo ostacolo è lo stipendio da maestro, che di solito non basta per mantenere una famiglia; più sostennibile e approcciabile per le donne che hanno già una fonte di reddito in casa. Il Nouvel Observateur (quotidiano progressista) riprende l'allarme dello psichiatra infantile Stéphane Clerget: lo sbilanciamento di insegnanti donne/uomini nuoce all'apprendimento dei maschietti; non è un problema di avere meno maestre, ma di riequilibrare un insegnamento devirilizzato, spiega.
Le Figaro aggiungeva anche un'altra chicca: i figli dei divorziati finiscono quasi sempre con l'essere assegnati alla mamma, e il babbo lo vedono solo in qualche week-end dove il genitore maschio finisce per far la parte del parco-giochi per accattivarsi come può un pizzico di cuore del figlio; risultato è che il figlio associa la figura paterna alla giocoleria e a nient'altro. E le figure maschili che passano in TV sono le star dello show biz: cantanti, calciatori, giornalisti d'assalto, urlatori dei talent-show; e vorrei vedere chi di voi le vede come modelli cui ispirare i figli. Ma è questo che i figli bevono.
Oltretutto nel panorama dei bambini è avvenuto anche un altro sovvertimento nel rapporto visivo maschi/femmine. Sono scomparsi i preti. Sono pochi, in Chiesa non ci si mette più piede e il prete ha comunque perso autorità sui media e nella società. Ed è un guaio, perché crolla una roccia dell'educazione e della solidarietà sociale di cui pagheremo e già paghiamo il prezzo. Se poi aggiungiamo la tradizionale tracotante latitanza dei padri nell'educazione dei figli, la frittata è fatta. La bilancia è inclinata: vincono (numericamente e temporalmente) le donne; ma in realtà (per colpa degli uomini volenti o nolenti) pèrdono tutti.
L'allarme per i bambini della "morte del maschio" non deve essere sottovalutato: è un danno per la psiche in formazione, mentre per il pediatra è un fattore di rischio per lo sviluppo; ci sembra attuale anche in Italia. Forse le pari opportunità si dovrebbe offrirle anche ai bambini.

Fonte: L'Occidentale, 19/09/2011

2 - SI CANCELLA CRISTO MA IL DESIDERIO DI RESURREZIONE È IN NOI
Lo strano fenomeno dell'ibernazione senza la Speranza, che pone però qualche dubbio
di Francesca Romana Poleggi - Fonte: Notizie Provita, novembre 2016

Ha avuto una discreta risonanza la notizia della quattordicenne malata di cancro che ha chiesto e ottenuto la crioconservazione del suo corpo (gli esperti dicono "criogenesi": perché "genesi"? Si "genera" qualcosa???) nella speranza che prima o poi possa essere scongelata e guarita.
Dei dettagli di cronaca non ci interessa in questa sede, e i nostri Lettori possono recuperarli altrove – se già non li conoscono.
Vorremmo invece porgere qualche spunto di riflessione a margine della faccenda.
Ci sono 350 famiglie che hanno speso un sacco di soldi per far ibernare i loro cari defunti ora custoditi in un apposito mega freezer che si trova negli Stati Uniti. Forse, se costasse meno (37.000 sterline, hanno pagato i nonni della giovane inglese) ce ne sarebbero molti di più. E' ovvio. Perché la morte fa paura.
La società contemporanea ha fatto del tutto per esorcizzarla. Non se ne parla, quando bisognerebbe: avete fatto caso che alcuni dicono "non c'è più", o altre espressioni soft per non pronunciare la parola morto, come fosse una parolaccia? Non si usa dire quella "brutta parola" ai bambini (… "nonno è volato via con l'aeroplano"). Salvo poi banalizzarla, mostrando ai bambini stessi ammazzamenti violenti delle più diverse specie nei film e nei cartoni animati.
Ma nonostante tutto prima o poi la morte tocca (e ci tocca). Ed è "l'unica cosa a cui non c'è rimedio", dice correttamente la saggezza popolare.
Certamente, anche le aziende che forniscono il servizio di crioconservazione dei corpi (e delle teste, dei cervelli) ammettono che attualmente è impossibile far rivivere un cadavere congelato. Il procedimento comporta lo svuotamento del corpo dal sangue che viene sostituito da un liquido speciale che gelando non dovrebbe danneggiare le cellule, ma è velenoso.
Quindi nella migliore delle ipotesi la crioconservazione è un atto di fede; nel peggiore dei casi si tratta di ciarlataneria.
Si ha fede nella crioconservazione, ma non ci si interroga seriamente sul mistero della morte e sul senso della vita. C'è o non c'è un "dopo"? Perché la risposta a questa domanda può davvero cambiare "tutto".
Certo è che la consapevolezza della morte, finora, ha spinto gli esseri umani a voler migliorare, a voler lasciare una traccia del proprio passaggio, attraverso l'arte, la scienza, i figli… E' forse la consapevolezza di dover morire che ci rende veramente umani.
Si è insinuato, invece, nella mente di chi scrive un atroce dubbio.
Uno degli articoli che parlano della vicenda in questione, su Quotidiano. net, così recita: "Anche se alcune teorie ipotizzano la possibilità di ibernare un intero individuo prima della morte cerebrale in caso di coma irreversibile, oppure per evitare la morte a causa di un male incurabile, in attesa di future cure, restano ancora senza un riscontro scientifico.
Dal punto di vista etico e legale quindi è possibile solo la crioconservazione di corpi morti, che cerca di sfruttare il lasso di tempo che passa dal blocco del battito cardiaco alla morte cerebrale, effettuando così il congelamento in modo da conservare intatte le strutture nervose".
Come fanno a congelare un intero corpo umano nel brevissimo tempo che intercorre tra l'arresto cardiaco e la morte cerebrale? E viceversa?
Il dubbio atroce c'è, vista la facilità con cui – all'estero soprattutto – si danno per morte le persone vive, o ai fini del prelievo degli organi, o ai fini dell'eutanasia.
Speriamo di essere esageratamente sospettosi… Non vorremmo davvero immaginare scenari di fantascienza-horror in proposito.
Come abbiamo già scritto altrove, il bagno nello Stige del piccolo Achille, l'elisir di lunga vita, il ritratto di Dorian Gray, dimostrano che da sempre la creatura anela a sconfiggere la morte, è spinta a valicare il limite: l'uomo anela naturalmente all'infinito.
Il problema è stato risolto, già da un paio di migliaia di anni, per coloro che credono che la morte sia solo un passaggio e che la Vita Vera, quella Eterna, comincerà dopo. E che ci sarà una risurrezione vera, dei corpi, nell'Ultimo Giorno.
Per gli altri resta la speranza del surgelatore.

Fonte: Notizie Provita, novembre 2016

3 - IL VICE-PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI MIKE PENCE E' UN COMBATTENTE CULTURALE CONTRO L'ABORTO E PER LA FAMIGLIA... PAROLA DELLE LOBBY GAY
E intanto Trump introduce due pro-life alla Casa Bianca, in attesa di nominare un giudice anti-aborto alla Corte Suprema per una svolta politica decisiva negli Stati Uniti (e in tutto il mondo)
di Rodolfo de Mattei - Fonte: Osservatorio Gender, 12/11/2016
Fonte: Osservatorio Gender, 12/11/2016

4 - IBERNAZIONE? LA RISURREZIONE CHE LA SCIENZA NON PUO' DARTI
A Londra una ragazzina morta di cancro a 14 anni aveva chiesto di farsi ibernare per risvegliarsi (?!) quando ci fosse una cura
di Tommaso Scandroglio - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 19/11/2016
Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 19/11/2016

5 - SI PARLA DI PIETA' MA L'EUTANASIA FA COMODO PER ELIMINARE I PESI
Non si può pensare che l'omicidio legalizzato sia una applicazione esatta e sempre giusta di un principio: con la vita non si scherza.
Fonte Notizie Provita, novembre 2016

Il Canada, purtroppo, sta seguendo a passi rapidi la strada della morte aperta già da anni dal Belgio e dall'Olanda: l'eutanasia, una volta legalizzata, dilaga a macchia d'olio.
Le presunte garanzie introdotte dalle leggi sull'eutanasia i famosi "paletti", cadono presto e se anche formalmente non cadono, sostanzialmente non funzionano.
Questo è avvenuto in Belgio e in Olanda, questo puntualmente sta avvenendo in Canada.
La Euthanasia Prevention Coalition ha ricevuto una lettera firmata che presenta la denuncia circostanziata della morte "sbagliata" di un'anziana signora.
Uno sbaglio, inutile dirlo, a cui non c'è rimedio.
La legge canadese prevede che prima di procedere all'eutanasia devono trascorrere 10 giorni: ebbene, visto il parere contrario del medico-assassino, la zia dello scrivente è stata fatta fuori nel giro di tre giorni. Le hanno fatto firmare i documenti necessari, prospettandole un male incurabile, prima di fare analisi accurate. E nonostante il fatto che i nipoti dicessero di attendere gli esiti delle stesse.
Una volta che la zia ha posto la firma (e non è difficile immaginare come sia facile indurre un'anziana signora a firmare dei documenti del genere se le si dice "Non c'è più niente altro da fare"), il medico-assassino ha detto ai nipoti che l'esito degli esami non era più rilevante, dato che la signora aveva firmato tutte le carte: ha espresso chiaramente il desiderio di morire (in fretta). Sicché il …. medico (?) le ha praticato l'iniezione letale.
E' risultato poi che la signora aveva solo una cistite.
In conclusione, la zia dello scrivente è stata sottoposta a eutanasia rapida (in soli tre giorni) per una semplice infezione alle vie urinarie che poteva benissimo essere curata.

Fonte: Notizie Provita, novembre 2016

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