Amici del Timone n�63 del 01 gennaio 2017

Stampa ArticoloStampa


LA BUFALA DEL RISCALDAMENTO GLOBALE
La vera scienza prende in considerazione i fatti e non le teorie che vanno per la maggiore
di Federico Cavalli

Ultimamente si è tornati a disquisire su temi importanti come l'energia e il riscaldamento globale; a livello mondiale ciò è avvenuto grazie principalmente alla visita di Leonardo DiCaprio a Donald Trump, mentre a livello nazionale si è tornati a discutere di ciò per merito di Beppe Grillo e del suo video, pubblicato subito sul suo blog dopo il risultato del referendum nostrano.
Questi due eventi hanno fatto si che la redazione di motoretrogrado.it si sia decisa a trattare in modo costante, in una sorta di rubrica di cui questo articolo ne sancisce l'inizio, i due temi sovra citati illustrando quelle teorie soprannominate negazioniste" da una grande parte del consenso scientifico. La rubrica in questione tratterà principalmente dell'enorme polemica riguardante il riscaldamento globale (global warming), per poi accennare, quando ve ne sarà bisogno, al programma energetico basato esclusivamente su fonti di energia rinnovabili. Un particolare ringraziamento va al professor Franco Battaglia che, attraverso i suoi numerosi scritti, ha ispirato noi tutti nel redigere questa piccola rubrica di sopravvivenza alle potenziali eco/balle (molte delle riflessioni che saranno riportate provengono da alcuni dei suoi scritti).
Il premio oscar Leonardo DiCaprio, assieme al presidente dell'omonima fondazione Terry Tamminen, si è recato dal neoeletto presidente degli Stati Uniti d'America per illustrare, ancora una volta, il problema del riscaldamento globale generato, secondo la teoria citata ed approvata dalla maggior parte del consenso scientifico, dall'operare umano. In questo caso, infatti, si parlerebbe di anthropogenic global warming (AGW) e non più di global warming (GW). Chi appoggia quest'ultima teoria viene definito erroneamente, il più delle volte, un negazionista dei cambiamenti climatici e ciò è avvenuto anche nei confronti del nuovo capo dell'Environmental Protection, nominato dal Presidente Donald Trump, Scott Pruitt. Le maggiori testate giornalistiche al mondo l'hanno definito un negazionista dei cambiamenti climatici ma così non è; egli afferma semplicemente che tali mutamenti non derivano dall'operare umano ma dai cicli della natura stessa.
Il clima segue delle trasformazioni climatiche con intervalli variabili: si passa da quelli di breve durata, come l'alternarsi del giorno e della notte, a quelli leggermente più lunghi, come le stagioni, fino ad arrivare a periodi estremamente più lunghi di diversi decenni, secoli, sino ad arrivare a diverse decine di migliaia di anni. L'orbita terrestre, ad esempio, non essendo perfettamente circolare ha una sua eccentricità che varia ogni 100.000 anni, in modo che la differenza fra afelio e perielio vari da 1 milione a 15 milioni di chilometri circa, avendo una distanza media Terra-Sole di 150 milioni di km. Alla luce di questi dati si può facilmente capire come le glaciazioni avvengano con un periodo 100.000 anni seguendo proprio questo ritmo di variazione dell'eccentricità dell'orbita terrestre. Risulta quindi che il nostro pianeta abbia vissuto in uno stato di glaciazione perenne intervallato, ogni 100.000 anni, da degli optimum climatici, ovvero dei periodi di alcune migliaia di anni dove il clima può essere definito gradevole per le forme di vita che oggi conosciamo. La nostra società sta vivendo nell'ultimo di questi felici periodi caldi perché il pianeta cominciò ad uscire dall'ultima era glaciale circa 12.000 anni orsono. Quello che dovrebbe sorprendere sono, dunque, le dichiarazioni dei geologi i quali affermano che le temperature nei precedenti optimum climatici raggiunsero valori maggiori rispetto a quelli di oggi (...).
Le temperature odierne del nostro optimum climatico sono inferiori rispetto ai valori massimi raggiunti negli optimum climatici precedenti.
Visionando il tutto è lecito sospettare come la temperatura dell'optimum climatico in cui ci troviamo tenderà ancora a salire poiché non ha ancora raggiunto il suo valore massimo. Il riscaldamento appare quindi inarrestabile in breve periodo, che ci piaccia o meno.

Fonte: www.motoretrogrado.it, 11/12/2016

Stampa ArticoloStampa


- Scienza & Vita - Il materiale che si trova in questo sito è pubblicato senza fini di lucro e a solo scopo di studio, commento didattico e ricerca. Eventuali violazioni di copyright segnalate dagli aventi diritto saranno celermente rimosse.