Amici del Timone n�37 del 14 novembre 2014

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ANCHE MANU CHAO SA CHE SERVONO UNA MADRE E UN PADRE
Profezia o semplice ragionevolezza nelle parole di una canzone
di Carlo Bellieni

«Ho bisogno di mio padre per sapere da dove vengo / ho tanto bisogno di mia madre per mostrarmi la strada ». Oggi, secondo qualcuno, queste parole sarebbero forse da mettere all'indice dato che esibiscono i concetti 'obsoleti' di padre e madre e soprattutto evocano la distinzione dei ruoli. Chi si prepara all'ostracismo badi bene che l'autore non è un uomo di Chiesa ma nientemeno che il famoso rapper, idolo dei giovani rivoluzionari transnazionali, Manu Chao (da ' J'ai besoin de la lune'). Che non fa altro che riecheggiare la necessità di avere un padre e una madre: si so­pravvive anche senza, certo, ma è difficile sostenere che sia la stessa cosa. Le parole sono di un rapper alternativo, e basterebbe leggere cosa dicono i padri della psichiatria per chiarire i dubbi: Gustav Jung spiegava nel saggio intitolato 'L'importanza del padre nello sviluppo dell'individuo' che «una particolarità che emerge dai lavori e dalle vedute di Freud è la circostanza che il rapporto col padre sembra possedere un'importanza preponderante. Quest'importanza del padre per il carattere della psico­sessualità infantile la ritroviamo in un terreno del tutto diverso e cioè nell'ambito della ricerca sulla famiglia. Queste esperienze e nondimeno un'analisi condotta in comune col dottor Otto Cross mi hanno profondamente convinto della legittimità di quest'opinione». Per approfondire, andrebbe letta la bella antologia di lavori di vari psicologi curata da Michael I Lamb intitolata 'Il ruolo del padre nello sviluppo del bambino'.
Altrettanto chiaro è l'aspetto dell'attaccamento alla madre (vedi i lavori di John Bowlby), che ha una base non solo culturale, ma anche chimica: basti pensare alla produzione di ossitocina al momento de parto che fa scatenare il sentimento di attaccamento nella madre, poi mediato dall'affetto e dalla ragione. Si guardi anche solo all'importanza di un rapporto equilibrato figlio-madre nel superamento del complesso di Edipo. Eppure padre e madre– dopo anni di annacquamento dei ruoli – si vorrebbero far diventare definitivamente concetti fumosi, si punta a trasformare i 'genitori' in 'tutori'; si dubita dell'importanza della complementarietà uomo-donna nel crescere i figli… A poco, davanti a queste posizioni e alle derive che ne conseguono, valgono gli appelli degli psicologi sulla scomparsa del padre come rischio determinante per l'equilibrio del figlio, o i richiami della fondamentale importanza della madre nello sviluppo affettivo. Sembra che, in fatto di genitori, ogni opzione ormai sia equivalente. Farebbe bene a tutti vedere il recente film Disney ' Saving mr Banks', una rivisitazione del mito di Mary Poppins, in cui si spiega un segreto: la più celebre baby sitter della storia è venuta a salvare i bambini, ma prima doveva salvare il babbo, mr. Banks, che aveva perso il suo ruolo paterno, e anche la mamma, che aveva smarrito le sue coordinate. Mary Poppins è dunque anche una metafora di una salvezza della maternità e della paternità che la società dei consumi ha soffocato, e che ogni persona invece desidera ardentemente. Metafora disneyana si dirà; provocazione di Manu Chao, forse. O semplice profezia?

Fonte: Avvenire, 15/09/2014

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